Linee guida WSAVA per la vaccinazione del cane e del gatto (parte 2- Il cane)

LINEE GUIDA PER LA VACCINAZIONE DEL CANE (WSAVA Vaccination Guidelines, JSAP, Vol.57, Jan 2016)

VACCINAZIONE DI SINGOLI CANI

Protocollo di immunizzazione di base

Il VGG (Vaccination Guidelines Group) considera come core un vaccino che tutti i cani in tutto il mondo devono ricevere, a intervalli raccomandati, allo scopo di fornire una protezione per tutta la vita contro malattie infettive di importanza globale. I vaccini core per il cane sono quelli che forniscono protezione contro le infezioni da virus del cimurro (Canine Distemper Virus, CDV), adenovirus canino (Canine Adenovirus, CAV; tipi 1 e 2) e parvovirus canino tipo 2 (Canine Parvovirus 2, CPV-2) e sue varianti. Il VGG riconosce che determinati Paesi identificheranno ulteriori vaccini come core. Un esempio particolare di un vaccino che può essere considerato core solo in alcune nazioni è quello contro il virus della rabbia. In un’area geografica in cui questa infezione è endemica, tutti i cani dovrebbero essere vaccinati di routine per la protezione della popolazione sia animale sia umana. Il VGG appoggia con forza la dichiarazione congiunta dell’One Health Committee della WSAVA e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) che ha l’obiettivo di eliminare la rabbia canina dalla faccia della Terra entro il 2030 (Anon 2013b). In molti Paesi, la vaccinazione antirabbica viene richiesta dalla normativa vigente, e in genere è necessaria anche per la movimentazione internazionale degli animali da compagnia. I vaccini non-core sono quelli da usare in base ai rischi geografici e di esposizione, allo stile di vita dell’individuo e al rapporto rischio:beneficio (cioè, rischio di non essere vaccinato e quindi suscettibile o rischio di essere vaccinato e sviluppare una reazione avversa versus beneficio di essere protetto dall’infezione in questione). I vaccini non raccomandati sono quelli per i quali c’è una scarsa giustificazione scientifica (evidence base insufficiente) per il loro utilizzo.

Vaccinazione dei cuccioli e richiamo a 6 o 12 mesi

La maggior parte dei cuccioli è protetta dagli MDA (Anticorpi materni)  nelle prime settimane di vita. Nella maggior parte dei cuccioli, l’immunità passiva scenderà a 8-12 settimane di età a un livello tale da permettere l’immunizzazione attiva. I cuccioli con scarsi MDA possono essere vulnerabili (e in grado di rispondere alla vaccinazione) a un’età più precoce, mentre altri possono avere titoli di MDA talmente elevati da non essere in grado di rispondere alla vaccinazione fino a ≥12 settimane di età (Friedrich & Truyen 2000) [EB1]. Non esiste quindi una regola unica per la vaccinazione primaria (prima serie vaccinale) applicabile a tutte le possibili situazioni. La raccomandazione del VGG è di iniziare con i vaccini core a 6-8 settimane, quindi ogni 2-4 settimane fino a 16 settimane di età o più. Quindi il numero di vaccinazioni core della prima serie del cucciolo sarà determinata dall’età alla quale si inizia con la vaccinazione e dall’intervallo scelto tra una vaccinazione a la successiva. Possibili protocolli sono riportati in Tabella 5. Con questa raccomandazione, quando la vaccinazione viene iniziata a 6 o 7 settimane di età, i vaccini core si somministreranno 4 volte a distanza di 4 settimane, ma ne saranno richiesti solo 3 se la vaccinazione verrà iniziata a 8 o 9 settimane e si manterrà lo stesso intervallo di 4 settimane. contro, molti foglietti illustrativi dei vaccini continuano a raccomandare una serie iniziale di 2 sole inoculazioni di vaccini core. Alcuni prodotti sono anche registrati con la dicitura “fino a 10 settimane”, in modo tale che la seconda delle due vaccinazionivenga somministrata a 10 settimane di età. La motivazione di un protocollo di questo tipo è permettere una “socializzazione precoce” dei cuccioli diminuendo nel contempo il rischio di malattie infettive. Il VGG riconosce che la socializzazione precoce è essenziale per lo sviluppo comportamentale dei cani (Korbelik et al. 2011, AVSAB 2008) [EB1]. Quando vengono applicati tali protocolli (cioè nelle puppy classes [classi di educazione e socializzazione per cuccioli, NdT], è necessario che il proprietario sia molto vigile – permettendo un’esposizione limitata del suo cucciolo solo ad aree controllate e solo ad altri cuccioli e adulti sani e completamente vaccinati. In particolare le “puppy classes” dovrebbero svolgersi in sedi lontane da un ambulatorio veterinario. In alternativa, se si decide che devono essere usate le strutture veterinarie, i pavimenti devono essere lavati e disinfettati prima di ogni classe, e le sedute tenute in un’area non molto frequentata da cani con stato vaccinale o di salute sconosciuto. Un recente studio americano ha dimostrato un rischio molto basso per il CPV-2 tra i cuccioli vaccinati che seguono gli incontri di socializzazione (Stepita et al. 2013). Il VGG raccomanda, quando possibile, di somministrare al cucciolo l’ultima vaccinazione della prima serie vaccinale con vaccini core a 16 settimane di età o più [EB1]. Una parte integrante delle vaccinazioni core dei cuccioli è il “richiamo” vaccinale, che tradizionalmente viene eseguito a 12 mesi di età o dopo 12 mesi dall’ultima vaccinazione della prima serie vaccinale del cucciolo. Lo scopo principale di questa vaccinazione è quello di assicurare che si sviluppi una risposta immunitaria protettiva in ogni cane che potrebbe non essere riuscito a rispondere a una qualsiasi delle vaccinazioni core della prima serie vaccinale, e non tanto di “richiamare” la risposta immunitaria. La somministrazione di questo vaccino a 12 mesi di età probabilmente è stata scelta storicamente come il momento più adatto per chiedere a proprietario di tornare dal veterinario per una prima visita annuale di controllo. […]

Rivaccinazione di cani adulti

I cani che hanno risposto alla vaccinazione con vaccini core MLV mantengono una solida immunità (memoria immunologica) per molti anni in assenza di qualsiasi richiamo vaccinale (Bohm et al. 2004, Mouzin et al. 2004, Schultz 2006, Mitchell et al. 2012) [EB1]. Dopo il richiamo a 26 o 52 settimane, le successive vaccinazioni sono somministrate a intervalli di 3 anni o più. È necessario sottolineare che la vaccinazione triennale dell’adulto generalmente non si applica ai vaccini core inattivati (ad eccezione dellarabbia) e neanche ai vaccini non-core, in particolare a quelli che contengono antigeni batterici. Di conseguenza, i prodotticontenenti Leptospira, Bordetella e Borrelia (malattia di Lyme), ma anche le componenti che contengono il virus della parainfluenza, richiedono richiami più frequenti per una protezione affidabile (Ellis & Krakowka 2012, Klaasen et al. 2014, Ellis 2015, Schuller et al. 2015) [EB1].Quindi un cane adulto, in accordo con queste linee guida, può ancora essere rivaccinato annualmente, ma le componenti di queste vaccinazioni saranno diverse ogni anno. Generalmente, i vaccini core sono ora somministrati ogni 3 anni, mentre i vaccini non-core scelti vengono somministrati ogni anno. […]Un cane adulto che da cucciolo ha ricevuto la prima serie vaccinale completa di vaccini core, incluso il richiamo a 26 o 52settimane, ma che non è poi stato rivaccinato con regolarità da adulto, ha bisogno solo di una singola dose di vaccini core MLV per richiamare l’immunità (Mouzin et al. 2004, Mitchell et al. 2012) [EB1]. Allo stesso modo, un cane adulto adottato (o un cucciolo di più di 16 settimane) con anamnesi vaccinale muta richiede solo una singola dose di vaccini core MLV per dare il via a una risposta immunitaria protettiva. Molti foglietti illustrativi dei vaccini consigliano in queste circostanze di ricorrere a 2 vaccinazioni (come in un cucciolo), ma questa pratica è ingiustificata e contraria ai principi fondamentali dell’immunologia [EB4]. Si ribadisce ancora che questo non è applicabile ai vaccini non-core, molti dei quali richiedono 2 dosi in un cane adulto. Una precisazione deve essere fatta per i vaccini contro la rabbia. Il VGG raccomanda che in tutti i Paesi dove la rabbia è endemica, i veterinari raccomandino fortemente ai loro clienti la vaccinazione dei cani, anche quando questa non è richiesta dalla legge. Gli intervalli delle rivaccinazioni per la rabbia canina sono spesso dettati dalla legge. I vaccini antirabbici inattivati disponibili a livello internazionale erano inizialmente prodotti con una DOI approvata di 1 anno e di conseguenza le rivaccinazioni erano richieste ogni anno. Questi stessi prodotti riportano oggi in molti Paesi la specifica di 3 anni, e la normativa è stata modificata per incorporare questo cambiamento. Tuttavia, in alcuni Paesi l’obbligo normativo è in contrasto con quanto riportato nel vaccino, mentre in altri non sono cambiate né le licenze dei vaccini né la normativa. In Europa il Regolamento UE n. 576/2013 sancisce che il periodo di validità della vaccinazione antirabbica dipende da quanto specificato nei foglietti illustrativi dei singoli vaccini utilizzati (NdT). Per finire, alcune nazioni hanno anche dei vaccini antirabbici prodotti localmente con una DOI di 1 anno che molto probabilmente non può essere estesa in totale sicurezza a 3 anni. I veterinari devono essere consapevoli di quanto richiesto per legge, ma dove hanno accesso a un prodotto che conferisce un minimo di 3 anni di immunità, le associazioni nazionali dovrebbero fare pressione per fare in modo che la legge cambi per adattarsi all’evidenza scientifica corrente.[…]