La leishmaniosi: unica vera cura la prevenzione

 

La leishmaniosi è una malattia infettiva e contagiosa che interessa l’uomo e gli animali sia domestici sia selvatici in tutto il  mondo ed è causata da protozoi del genere Leishmania, L’infezione è trasmessa da insetti del genere Phlebotomus. La leishmaniosi viscerale, la forma più grave, è causa frequente di malattia clinica nel cane in alcune regioni, ed è meno comune nel gatto.

Il cane viene infettato attraverso la puntura di questo piccolo insetto (pappatacio) che inizia la sua attività al crepuscolo ed è attivo fino alle prime ore dell’alba.  I pappataci sono piccoli insetti ematofagi (mangiatori di sangue) poco più piccoli di una zanzara dalla quale si differenziano perché non emettono nessun ronzio. Si chiamano pappataci proprio perché “pappano in silenzio”. Come le zanzare si nutrono di sangue e sono attivi a partire dai primi caldi primaverili fino a tardo autunno. Di giorno riposano in ambienti relativamente bui e umidi e, per evitare temperature e umidità estreme, sanno infilarsi in qualsiasi spazio confinato. Non sono buoni volatori: le loro distanze sono limitate a poche centinaia di metri. Le femmine possono pungere una grande varietà di ospiti, inclusi vari animali domestici non suscettibili all’infezione da leishmania (bestiame, pollame…). La preda più ambita da questi pericolosi insetti è il cane, mentre il gatto è assai poco interessato essendo naturalmente più resistente alla malattia. pappataci, o flebotomi, sono diffusi in tutti i paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. In Italia tutte le regioni costiere, comprese le isole sono “ a rischio” per leishmaniosi ma negli ultimi anni sono aumentate le segnalazioni di infezione anche nelle zone ritenute in passato “non a rischio” come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte.

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La Leishmania infantum è un protozoo intracellulare obbligato, che vive e si riproduce nei vari organi, provocando un coinvolgimento sistemico e un progressivo deterioramento dell’animale. ll decorso della malattia è subacuto cronico e i segni clinici della Leishmaniosi Canina sono particolarmente variabili. I sintomi più comuni sono il dimagrimento, facile affaticamento, comparsa di forfora sul pelo dell’animale, perdita del pelo in diverse zone del corpo, la crescita abnorme delle unghie, la comparsa di sangue dal naso, l’ingrossamento dei linfonodi.  La leishmaniosi canina è da ritenersi una malattia molto grave, addirittura mortale quando non curata. Molti cani, infatti, sviluppano una forma di nefropatia cronica con perdita continua di proteine con le urine. Tale forma può esitare in un’insufficienza renale cronica, la condizione che più frequentemente porta a morte l’animale. Un’altra complicazione particolarmente temuta è l’uveite, patologia oculare particolarmente grave che anche se non mortale può comportare la perdita della vista.

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Terapia: la terapia della leishmaniosi canina è difficoltosa. La malattia clinica recidiva frequentemente dopo il trattamento e non esiste alcuna cura che elimini il parassita in modo definitivo dall’organismo. Il trattamento è mirato quindi alla risoluzione dei segni clinici.

Prevenzione: da qualche anno sono presenti due tipi di vaccini, il più recente con minori effetti collaterali e somministrabile in un’unica dose annuale. Bisogna comunque associarlo ad una protezione dalla puntura del pappatacio o flebotomo. Chi abita o soggiorna in vacanza nelle aree a rischio è opportuno che protegga il cane con un antiparassitario specifico contro la puntura dei pappatacio, come il collare o prodotti spot on  e limitare le passeggiate serali del cane farlo dormire in casa durante le ore notturne, applicando zanzariere a maglie fitte alle finestre fare uso di prodotti repellenti specifici, espressamente progettati ed indicati per proteggere dalla puntura dei flebotomi.

Bisogna ricordare queste cose:

  1. il cane NON trasmette la leishmaniosi all’uomo.
  2. il cane NON trasmette la leishmaniosi direttamente a un altro cane.
  3. SOLO il pappatacio può trasmettere la leishmaniosi all’uomo…

La leishmaniosi è una “zoonosi”, cioè una patologia che si trasmette dall’animale all’uomo anche se in questo caso ci troviamo di fronte a una zoonosi di tipo “indiretto”; questo significa che la trasmissione non può avvenire per contatto diretto uomo-cane ma solo tramite l’insetto vettore, il flebotomo o pappatacio. Uomini e altri cani possono convivere tranquillamente con un cane infetto o malato di leishmaniosi.

Il vaccino disponibile e che consigliamo  è LETIFEND (Msd)

  • È indicato nei cani dai 6 mesi di età
  • Per l’immunizzazione attiva dei cani non infetti a partire dai 6 mesi di età per ridurre il rischio di sviluppare un’infezione attiva e/o una malattia clinica dopo esposizione a Leishmania infantum.
  • L’efficacia del vaccino è stata dimostrata in uno studio sul campo nel quale i cani sono stati esposti naturalmente a Leishmania infantum in zone ad alta pressione di infezione nel corso di un periodo di due anni.
  • In studi di laboratorio, compreso challenge sperimentale con Leishmania infantum, il vaccino havridotto la gravità della malattia, compresi i segni clinici e il carico parassitario nella milza e nei linfonodi.
  • Inizio dell’immunità: 28 giorni dopo la vaccinazione.
  • Durata dell’immunità: 1 anno dopo la vaccinazione
  • Il vaccino è sicuro in cani infetti. La vaccinazione di richiamo dei cani infetti non ha peggiorato il decorso  della malattia (durante il periodo di osservazione di 2 mesi). In questi animali non è stata dimostrata alcuna efficacia.
  • Si raccomanda un test per la rilevazione dell’infezione da Leishmania prima della vaccinazione.